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Una “devota bellezza”

mi cattura e

dentro mi scorrono

soavi immagini

di madonne e di figure austere

 

Minuziosi disegni a matita

sono il preludio

di un’opera maestosa

 

Visi attuali mi scrutano

e sembrano uscire

da patinate riviste

 

Volti appena velati

da ombre sfumate

mi accarezzano la mente

 

Tutto questo

mi fa sentire bene

fino a quando la fame bussa

 

Questa mia fame

si placa finalmente a Genga

tra il verde e la aspra roccia

 

Con ciauscolo,

salame di Fabriano

e un formaggio di fossa

bagnato da un fresco verdicchio

 

Anche questo dopotutto

è arte…o bellezza!

 

© Franco Duranti - agosto 2017