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Era cominciato tutto così, all’improvviso. Come un temporale estivo si erano lasciati travolgere da quella precipitazione d’amore che si era abbattuta su di loro. Si erano ritrovati completamente bagnati, fradici. Inzuppati come due ragazzini divertiti, mentre l’acqua continuava a scivolare sui loro corpi e li ritemprava. La pioggia della passione li aveva travolti come due adolescenti.

Non erano due ragazzini, nemmeno adolescenti. Avevano dalla loro parte l’esperienza della maturità. Quell’esperienza che si accumula con gli anni.  E che dovrebbe fornire di lungimiranza, saggezza, e senso dell’equilibrio. Tutto questo era saltato come un tappo di spumante e si erano ritrovati nel bel mezo di una festa, dove i festeggiati erano soltanto loro due. Tutti gli altri erano comparse, e assistevano ignari a quell’esplosione di sentimenti che i non più giovani amanti avevano messo in scena.

Gemma aveva incontrato Stefano ad una cena di vecchi amici, lui era amico di un amico comune. All’inizio della serata, non aveva fatto caso a lui. Era uno dei tanti, oltretutto non era stato nemmeno troppo brillante. E, forse, proprio per il suo carattere un po’ chiuso che lo rendeva impenetrabile, aveva attirato la sua attenzione. Durante la cena continuava a lanciargli occhiate distratte, ma alla fine suoi occhi verdi avevano fatto centro su Stefano. Per cercare di vincere quel momento d’imbarazzo lui le offrì del vino e lei lo accettò, nonostante fosse astemia. Da quel momento le loro vite presero una direzione diversa.

Dopo cena si ritrovarono abbracciati nel giardino del ristorante. Mentre gli amici continuavano a conversare lei si alzò e si diresse in bagno per ripristinare il trucco. Lui con la scusa di fumare una sigaretta la attese fuori. In un quarto d’ora avevano messo a confronto i loro cuori e avevano iniziato a cercarsi. Era come se il tempo si fosse fermato: le loro vite erano state resettate. La famiglia, i figli, gli affetti di una vita erano stati accantonati. Gemma e Stefano stavano formando una coppia: una catena affine. Era come se si stessero cercando da sempre e finalmente si fossero incontrati nel caos della vita.

La loro storia assurda, piena di trabocchetti, prese il via quella sera e continua ancora oggi. Hanno preservato i loro affetti privati evitando traumi pericolosi. Nel loro amore hanno trovato un catalizzatore che li ha aiutati a sentirsi vivi, ancora giovani. Continuano ad amarsi con la stessa passione e lo stesso impeto di due adolescenti Perché l’amore, anche se arriva tardi, ti tiene vivo, agganciato alla vita.

E, non si può smettere d’amare.

 

© Franco Duranti - 2014