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Un libro, questo di Franco Duranti, che ci trasporta indietro di molti anni, sino ad arrivare agli stupendi anni ’60, carichi di aspettative e di fiducia nel futuro.
L’autore ha esaminato, spesso addentrandosi anche nei particolari, la vita dei giovani di allora, facendo una analisi precisa di luoghi e persone che sono in definitiva i protagonisti della sua opera.
La passione per la musica, in quegli anni, aveva contagiato i giovani e non pochi erano i “complessi” musicali, allora si chiamavano così, che suonavano, più o meno bene, più o meno professionalmente, la musica che veniva dall’Inghilterra e dall’America. Spesso quegli stessi pezzi venivano reinterpretati da gruppi italiani, che a volte ottenevano un successo maggiore dei gruppi stranieri originali. Lo stesso Duranti aveva suonato con alcuni gruppi musicali.
Leggendo questo libro noi, ragazzi e protagonisti di allora, non possiamo fare a meno di provare grande emozione, di ripensare a persone e posti che avevamo dimenticato ma che ritornano imperiosamente alla memoria, un treno di ricordi lunghissimo che ci sfila davanti, carico di aspettative deluse, di obiettivi raggiunti, di istantanee della nostra vita che guardiamo con nostalgia e con tanto affetto.
Franco Duranti ci ha fatto un grande regalo: ci ha fatto rivivere quei momenti dimenticati che solo leggendo il suo libro ricordiamo di aver vissuto e che ci fanno benevolmente sorridere di noi stessi e di come eravamo.

 

Pierluigi Gioia - 12/01/2013