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Il profumo dei tigli è come allora,

ma l’atmosfera in Viale Trieste

non è più la stessa.

Il passeggio estivo, quando ero monello,

era lungo questa via odorosa.

Si andava a godere il fresco,

e il gelato al bar Trieste,

oppure alla stazione, da Mazzarì.

Sì, perché in fondo al viale c’era la stazione,

e dietro lo stabilimento della Sadam  

per noi jesini è chiamato il viale de la staziò  

aveva un senso chiamarlo così.

Oggi, in fondo al viale lei non c’è più,

l’hanno spostata come una vecchia scarpa

dimenticata in soffitta

Vorrei sapere perché?

Hanno devastato il viale con due rotatorie,

aiuole incustodite, senza fiori:

solo cacche di cane, cartacce e bottiglie vuote.

Il passeggio estivo è appannaggio di altri,

di extracomunitari – non sono razzista – sono tollerante.

Ma ci hanno tolto il gusto di respirare,

in una città che accoglie tutti

ma che ormai non ci appartiene più.

 

© Franco Duranti - 2012