Stampa

Lei, mia moglie, mi fa notare che la mia soglia di pazienza si è abbassata con il trascorrere degli anni.

Forse ha ragione, sto invecchiando! Anche se a me, a dire il vero, non sembra che gli oltre sessant’anni che mi porto appresso mi pesino più di tanto.

Questa storia è venuta fuori dopo la nascita della mia ultima nipote, che ora ha sei mesi. Devo dire che lei è un tesoro, - come potrei affermare il contrario dal momento che è sangue del mio sangue - Una bella bimba, in salute e robusta come un vitello. Ma, devo dire onestamente che ha un carattere molto simile alla madre, però amplificato.

Ricordo che la madre, Noemi, cioè mia figlia, quando è nata era un folletto. Durante il primo anno di vita, di notte non mi faceva chiudere occhio. È stata dura quel primo periodo! Ma allora avevo appena ventisette anni e, a quell’età, le ore di sonno sono tempo perso. Sigh!

Comunque, quando io andavo in ufficio, lei dormiva.

La mia dolce nipotina si chiama Mia, e si sta comportando all’incirca come faceva sua madre. Forse anche peggio! Perché lei - “la Terribilina” così l’ho chiamata - ha preso il brutto vizio di fare dei brevi sonnellini di un quarto d’ora o poco più; e quando va bene arriva a sessanta minuti. Sia durante il giorno che durante la notte. Ma di notte, fortunatamente non la sento perché abita con i suoi genitori. Ma quando la portano a casa mia e si sveglia, poi piange come un’ossessa. Si calma solamente quando il dondolio del passeggino, spinto da suo nonno, finalmente, la affonda in un sonno provvidenziale.

Il problema sorge, purtroppo, quando fuori fa brutto tempo e non la posso scarrozzare come la piccola peste vorrebbe. Allora, mi vedo costretto a rimbalzare come la pallina impazzita di un flipper. Trotterello con il passeggino, dal garage all’ingresso. Dal giardino, facendo lo slalom tra i vasi fioriti e la mia auto - a fin sotto il terrazzo per ripararmi dalle gocce di pioggia minacciose. Ma tutto questo trottolio, prima o poi, fa l’effetto desiderato. Finalmente, chiude gli occhi e si addormenta.

Ho scoperto che la piccola ama la musica. E, questo me lo ha confermato mia figlia; ha detto che, quando era dentro la pancia, le faceva ascoltare All Along the Watchtower di Jimi Hendrix e lei si calmava. Questo mi consola e mi fa ben sperare che forse in futuro avrà i miei stessi gusti musicali.  Ultimamente, durante lo scarrozzamento con il passeggino, ho escogitato questo trucco che sto per rivelare. Per conciliare il sonno che tarda ad arrivare le faccio ascoltare una musichetta che ho nel mio smartphone: I Follows Rivers un motivetto allegro ririlassante che sembra funzionare. Dopo un paio di rewind lei chiude gli occhi e io posso sedermi tranquillamente e continuare a leggere il mio libro in tutta tranquillità.

È bello essere nonno, ma è anche piacevole immergersi in un buon libro…

 

Giugno 2013