Il sabato è notoriamente dedicato alla spesa,
il fatto di spingere il carrello,
in mezzo a gente che si spintona,
mi innervosisce.
È così purtroppo! Una tortura a cui ormai mi sono assuefatto.
Non amo fare lo shopping.
Ma io sono il mulo che traina, e lei che sceglie tra gli scaffali.
Dove lei non arriva intervengo io con i miei centimetri.
Lei sceglie la frutta e la verdura migliore
e a me il compito di pesare. Sono velocissimo:
52 le zucchine, 49 la scarola.
E mentre lei si sposta al bancone gastronomia,
in attesa del suo turno numero 96,
approfitto per fare quattro chiacchiere con Gino,
amico di vecchia data
è diventato un appuntamento fisso.
Abbiamo gli stessi orari e lo stesso stress.
Per fortuna, finalmente,
mancano solo due scaffali
per concludere questo sabato italiano,
quello dei detersivi e quello dei biscotti.
Poi, di corsa alle casse.
Lei si mette in fila e, finalmente, io mi immergo tra i libri.
Comincio a sfogliare le recensioni,
apro le bandelle scorro tra le righe
per vedere se mi può interessare.
Ok! Lo compro. Però un classico sarebbe meglio…
li prendo entrambi.
Lei ha ancora bisogno del suo mulo
per caricare la spesa.
Appoggio i libri sul nastro
e comincio ad ammassare la mercanzia.
La cassiera mi guarda e mi dice con aria da critica letteraria:
- bello, il Giovane Holden - io l’ho letto!
Avrei voluto rispondere: - e, chissenefrega!
Ma, non è colpa sua se il sabato mi stresso.
Finisco di ammucchiare le vettovaglie,
mi avvio verso l’uscita.
Finalmente fuori!
C’è il solito simpatico negretto
che mi fa: - Ciao amico!
Gli sgancio un euro,
e mi domando: quanto riuscirà
ad incassare in una giornata?
Anche per questo sabato è andata!
© Franco Duranti - 2014